A settembre si ritorna alla routine e, per molti di noi, al pranzo al sacco in ufficio. Ecco i trucchi per mantenersi in forma dopo i prodigi dell’estate.
Il ritorno dalle ferie può portare con sé anche una certa dose di routine, che fa a pugni con la libertà delle vacanze trascorse. Spesso e volentieri questa quotidianità prevede un pranzo al sacco in ufficio in solitaria o in compagnia dei colleghi. Come godersi al meglio di questo importante momento della giornata?
Innanzitutto vale la pena di curare il menù del nostro pranzo al sacco. Una pasta fredda può essere un ottimo compromesso per non trascurare linea e salute, ma neppure l’esigenza di gusto e velocità. Ma per quanti minuti bisogna cuocere una pasta fredda, quanto a lungo potrà conservarsi e quali sono i formati ideali per prepararla?
Per realizzare un capolavoro ci vuole tecnica! Nel cuocere una pasta fredda è bene togliere qualche minuto ai tempi di cottura indicati sulla confezione in modo che non diventi scotta e collosa. Per poterla gustare fredda sarà necessaria almeno un’ora di attesa. Per conservarla più a lungo è bene condirla il più tardi possibile, specialmente se tra gli ingredienti figurano pomodorini, mozzarella e altri prodotti freschi. Se priva di condimento e mantenuta in frigo all’interno di un contenitore ermetico, potrà durare anche fino a tre giorni. Per scoprire invece quali sono i formati ideali per un’insalata di pasta fredda, date un occhio al nostro articolo.
Ma soprattutto datevi il tempo per rilassarvi, “imbandire” la vostra tavola e mangiare con calma. Non dimenticate di prendere le dovute distanze dal vostro pc e soprattutto dal vostro cellulare! Portatevi una tovaglietta e un servizio di posate per sentirvi un briciolo di più a casa vostra. E per non dimenticare l’atmosfera distesa delle vacanze appena trascorse…
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