Uno stile di vita sostenibile abbraccia ogni ambito della nostra giornata e, se seguiamo i princìpi per vivere green e non impattare sull’ambiente, è necessario anche un’educazione green, trasmettendo questi princìpi ai più piccoli. Gli adulti infatti hanno il dovere di lasciare un’eredità importante se davvero credono che la sostenibilità sia un principio fondamentale per il futuro del mondo. L’eredità, è ovvio, sono i bambini.
Come si può accompagnarli nella crescita affinché rispettino l’ambiente e siano più sensibili a un’idea green della vita? Anche in questo caso, crediamo, la risposta sia semplice e diretta.
È necessario che i bambini stiano a contatto con la natura il più a lungo possibile, anche in città: nei parchi o dove esiste un polmone verde. Là è possibile far conoscere i piccoli piaceri naturali che questa generazione ha più o meno accantonato e per far ciò bastano gesti semplicissimi.
È importante che i bimbi scoprano il contatto con gli animali, le loro abitudini, cosicché la parola “animale” non sia affatto lontana dal termine “uomo”. Far toccare loro, ad esempio, un uovo di gallina per ammirarne la naturale perfezione, priva di alcun calcolo ingegneristico: un gesto quasi banale, ma che mette loro in relazione con la purezza e la bellezza della natura circostante.
È meraviglioso farli giocare con l’acqua e la terra, facendo però capire loro quanto siano importanti l’una e l’altra, introducendoli così al tema della scarsezza e della sostenibilità ambientale. È importante che vedano un albero da frutto crescere e che accarezzino la superficie levigata di una mela, per poi assaggiarla in tutta la sua dolcezza.
Sono piccoli gesti che avvicinano un poco alla volta, dopo una generazione di allontanamento, l’uomo alla natura: in futuro, grazie a una più profonda conoscenza reciproca, non vi sarà quasi più distinzione tra l’uno e l’altra.
A vederla così sembra davvero un compito utopistico, ma fatto con gesti semplici e naturali che rendono tutto possibile.
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