Salvaguardare i boschi è l’ultimo progetto di Sgambaro per compensare l’anidride carbonica inevitabilmente emessa e produrre una pasta sostenibile.
Già da qualche mese è stato concluso un accordo di “compensazione”: in proporzione ai chili di CO2 emessi, l’azienda ha acquistato dei “crediti di carbonio” grazie al progetto Carbomark per produrre una pasta più sostenibile.
I boschi oggi tutelati grazie al contributo economico di Sgambaro si trovano nel Comune di Lusiana (VI) e nel Comune di Mel (BL): in pratica, le amministrazioni locali hanno rinunciato a tagliare legname e l’azienda sta ricompensando il mancato guadagno sostenendo i costi della cura e manutenzione degli alberi fino a trent’anni d’età.
Nei due comuni veneti, 600 ettari di boschi ad alto fusto oggi contribuiscono a ridurre del 35% le emissioni della linea Sgambaro, che oggi può dunque presentarsi come una pasta sostenibile a tutti gli effetti. Ogni ettaro coltivato a fustaia è in grado di trattenere una tonnellata di CO2: un vantaggio per il territorio veneto, che in questo modo sta guadagnando più ossigeno. Spiega Pierantonio Sgambaro: “Bisogna crederci e fare da apripista: altri ci seguiranno, così come li abbiamo costretti a fare tempo fa varando il progetto Km zero”.
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